I 12 errori più comuni tra gli scrittori amatoriali

In questo articolo vedremo quali sono i 12 atteggiamenti più comuni che segnano gli scrittori come amatoriali, così che possiate evitarli!


Citando il detto, “non si nasce imparati”. Tuttavia alcuni sono più bravi di altri a far credere che lo abbiano fatto. Vediamo quali sono alcuni errori che faranno saltare la vostra maschera da autore esperto facendovi passare per scrittori amatoriali.


errori_scrittori_amatoriali


Iniziamo col dire che essere scrittori amatoriali non è una brutta cosa. Lo siamo stati tutti, molti lo sono ancora e alcuni lo saranno sempre, anche con un best seller pubblicato il libreria. In parte è una questione di atteggiamento, in parte dobbiamo tutti iniziare da qualche parte, sbaglio?

Commettere errori è il modo migliore per imparare. Se non state commettendo errori non state neanche imparando nulla. Ma se nessuno vi fa notare che quello che state facendo è sbagliato (o voi fate orecchie da mercante) anche in questo caso non avete modo di imparare.

Ecco quindi l’elenco dei 12 errori più comuni commessi dagli scrittori amatoriali.

1- Pesare alla pubblicazione prima di aver scritto il libro

Cosa avete intenzione di fare? Andare dalle case editrici a chiedere: “se scrivo un libro con queste caratteristiche me lo pubblichi?”. O semplicemente passare più tempo a fantasticare di avere un libro pubblicato piuttosto che concentrarvi e scriverlo?

La pubblicazione è una parte importante, certo, ma è il caso di occuparsene a opera compiuta. Anche perché in base al contenuto dell’opera potete scegliere verso quale casa editrice indirizzarvi e come presentarla al meglio, informazioni che non potreste avere senza aver prima effettivamente completato (e editato) il vostro lavoro.

2- Aspettare l’ispirazione

Stare ad aspettare di sentirsi ispirati è una di quelle fantasticherie che vanno in frantumi non appena si decide di concentrarsi più seriamente sulla scrittura. Scrivere come hobby è  una cosa, scrivere con un po’ più di serietà è tutto un altro paio di maniche, anche se lavorate a tempo pieno e avete solo mezz’ora al giorno da dedicarci.

In quel caso bisogna innanzitutto creare una routine. Scrivere ogni giorno, in qualsiasi condizione, che se ne abbia voglia o meno. Se poi qualche pezzo della storia ne risente lo si può sempre sistemare una volta finito, l’importante è arrivare alla fine, con buona pace dell’ispirazione.

Se volete approfondire l’argomento potete leggere questo articolo: Le 10 cose da sapere prima di iniziare a scrivere.

3- Incaponirsi a voler scrivere qualcosa di “diverso”

Trovare qualcosa di cui nessuno abbia ancora parlato è difficile. Molto, molto difficile. Oserei dire impossibile. Anche io ho sempre avuto questo tarlo per la testa.

La verità? Perché un libro abbia successo non deve essere originale per trama o tematiche, ma il modo in cui queste vengono affrontate. Se avete talento potete prendere la storia più scontata del mondo, riempirla di clichè e avere i personaggi più stereotipati mai visti e ottenerne un successo internazionale. Così come potete bruciare l’idea più originale del mondo perché non sapete come scriverla.

Cercate sempre il diverso, certo, ma non lasciatevi fermare se non lo trovate. Prendete qualcosa di già esistente e rendetelo diverso col vostro tocco personale, piuttosto!

4- Non leggere libri del genere che si vuole scrivere

Non volete farvi influenzare dal lavoro altrui, lo capisco. Ma se non leggete nulla del genere che volete scrivere come pensate di imparare a scriverlo? Avete paura di trovarvi a plagiare inavvertitamente la storia di qualcuno? Più probabile accada se non sapete di cosa parla la sua storia.

Pensate che nessuno abbia mai scritto la storia di una ragazza mortale che si innamora di un vampiro anche senza aver letto Twilight? Il modo migliore per evitare di copiare inavvertitamente è sapere cosa hanno scritto gli altri e come l’hanno fatto, quindi leggete gentile pubblico, leggete!

5- Aver paura del plagio

Questa velata paranoia che qualcuno possa prendere ciò che abbiamo scritto e copiarlo a suo uso e consumo è con tutti noi, sappiatelo. Ma è un buon motivo per non scrivere?

Assolutamente no, che domande! Il plagio è un rischio inevitabile, ma avete la legge dalla vostra se venite copiati. Se invece vi rendete conto di essere stati voi a copiare qualcosa di già scritto in tal caso non fatevi prendere dal panico! Basta prendere provvedimenti non appena ve ne rendete conto e lavorare perché la vostra storia si distanzi quanto più possibile da quella già esistente. Non fatene un dramma o poi lo sappiamo come finisce: ve la prendete coi vostri protagonisti e quei poveretti hanno già abbastanza disgrazie!

6- Non avere un piano dettagliato di ciò che si vuole comunicare

Come per ogni punto di questo elenco bisogna sottolineare che se scrivete per hobby, quindi se siete scrittori amatoriali, non dovete preoccuparvene eccessivamente. Ma se volete portare il vostro lavoro a un livello più professionale allora non potete iniziare a scrivere senza sapere cosa volete scrivere!

Andare a braccio può portarvi solo fino a un certo punto, poi dovete dare una struttura al vostro romanzo, avere chiaro cosa volete dire e come volete dirlo. Non tutte le storie devono avere una morale, una storia può esistere semplicemente per divertire o emozionare, l’importante è averlo ben chiaro dall’inizio!

7- Iniziare a scrivere sull’onda dell’emozione del momento e poi abbandonare tutto

Quante volte! Oh quante volte parlando con amici e conoscenti di un’idea per una storia mi sono esaltata e mi sono buttata a capofitto nella scrittura! Volete sapere quante di quelle storie ho terminato? Nessuna. E come me (potrei scommetterci) molti altri tra voi.

Secondo me questa è la più netta divisione tra scrittori amatoriali e non. Uno scrittore amatoriale tempo tre giorni ha già quattro capitoli postati su EFP o qualsiasi altro sito simile e tempo altri tre giorni la storia è stata completamente abbandonata. Vuoi perché il momento è passato, vuoi perché non ha ricevuto le reazioni che sperava, vuoi perché il suo entusiasmo non è abbastanza e ha bisogno di quello degli altri.

Se volete andare oltre, quello che dovete fare è rendere le vostre idee talmente solide che anche se nessuno oltre a voi è interessato a quello che avete da dire voi lo direte comunque. Poi provvederete a rendere il pubblico interessato. Fidatevi, si può fare. Soprattutto è facile riuscirci se offrite al pubblico la garanzia che la storia che inizia a leggere non verrà abbandonata sul più bello.

8- Usare un linguaggio altisonante e ricercato

Volete la verità? Un linguaggio altisonante e ricercato non vi rende automaticamente scrittori professionisti, anzi. Chi è più pratico del mestiere sa che un linguaggio semplice e immediato è più propenso ad attirare un maggior numero di lettori. Quello che vogliono è il contenuto, non paroloni che voi stessi avete pescato dal dizionario a necessità.

La regola base è: scrivi come mangi. Certo, dovete adattare il linguaggio dei personaggi all’epoca storica che volete descrivere, ma un linguaggio troppo altisonante, poetico o elaborato nella narrazione è più propenso ad allontanare i lettori piuttosto che avvicinarli. Soprattutto se è solo ostentazione priva di vera sostanza.

Certo, ci sono scrittori che hanno fatto del loro linguaggio elaborato un marchio di fabbrica, ma sono pochi e generalmente non popolari come chi ne usa uno più semplice, quindi se il vostro desiderio è la popolarità dovete adattarvi a ciò che chiede la massa, altrimenti possa il vostro verbo fluttuare lieve come piuma e tagliente come lama a beneficio dei pochi che saranno in grado di apprezzarlo.

9- Non fissare delle scadenze

Iniziate a scrivere e finite quando capita. In alcuni casi vuol dire che non finirete mai, in altri vuol dire che finirete otto anni dopo (sì, l’ho fatto davvero, ma almeno ho finito!) se siete fortunati vuol dire che finirete il vostro lavoro in un annetto circa.

Fissare delle scadenze è utile sia come motivazione per voi che per dare struttura al vostro lavoro. Sfidatevi. Dimostratevi che se vi mettete d’impegno riuscite a scrivere mille parole in un’ora, tre capitoli in una settimana, venti capitoli in un mese! La soddisfazione del raggiungere i vostri obbiettivi vi servirà anche come ulteriore spinta per proseguire col vostro lavoro.

Inoltre una scadenza vi farà sentire con l’acqua alla gola se perdete tempo, e tutti noi procrastinatori sappiamo bene che anche quello aiuta.

10- Creare una storia in funzione dei personaggi o i personaggi in funzione di una storia

Storia e personaggi non sono due entità separate che non si incontrano mai. Devono lavorare insieme per creare una storia degna di questo nome. Non lanciatevi nella creazione di una storia perché dovete dare a tutti i costi la luce ai vostri personaggi o la trama sarà debole. Non inventate dei personaggi piatti e senza qualità particolari solo per raccontare una storia o brucerete una trama valida.

Trama e personaggi devono avere lo stesso peso sui piatti della bilancia, altrimenti state soltanto perdendo tempo. Se avete in mente una bella trama o dei bei personaggi non lanciatevi a scrivere la storia se prima non vi siete presi il tempo di creare qualcosa di pari valore per supportarli.

11- Pensare che non serva studiare

In America fanno dei veri e propri corsi di laurea in scrittura creativa. Pensate che si divertano a perdere tempo? Che stiano seduti per anni interi a guardarsi in faccia e raccontarsi barzellette? No. La scrittura ha delle regole che non sono solo grammaticali. Regole che vi spiegano come strutturare un romanzo, come raccontare una storia, come creare i personaggi. Possono anche darvi delle ottime idee che vorrete poi mettere in pratica!

Non siete obbligati a studiare tutto per filo e per segno se non vi interessa, ma non sottovalutate gli strumenti che uno studio più accurato potrebbe mettervi in mano. Sono tutte cose che si possono benissimo imparare da soli leggendo qualche articolo mirato su internet (anche solo per farsi un’idea).

Mi viene da ridere pensando che se due anni fa qualcuno mi avesse detto una cosa simile lo avrei preso per scemo. E invece ora eccomi qui a raccomandarvi di studiare l’arte prima di metterla in pratica se volete ottenere risultati più che amatoriali. Come passa il tempo!

12- Essere aperti alle critiche

Non prendiamoci in giro. A nessuno piacciono le critiche. Il nostro lavoro, il frutto di tante ore passate a spaccarci la testa, il nostro bambino! Come osano dire che il mio stile non va bene? Che la mia trama è debole? Che i miei personaggi sono noiosi?

Eppure… eppure se riuscite per un attimo a fare un passo indietro e osservare il vostro lavoro e le critiche che ha ricevuto con occhio critico (passatemi la ripetizione, dai!) magari potreste rendervi conto che c’è davvero qualcosa che non va. Qualcosa che voi non avevate notato ma che qualcun altro ha visto e ha avuto la prontezza di farvi notare.

Per anni la gente che leggeva le mie storie non ha fatto altro che dirmi che i miei periodi erano troppo lunghi e difficili da seguire. Io ho continuato per anni, imperterrita, a scrivere periodi lunghi perché era così che scrivevo. Poi un giorno ho pensato: “E se provassi per una volta a scrivere periodi più brevi?”. Il miracolo. Mi sono resa conto io stessa che così era più semplice seguire quello che avevo da raccontare.

Arriverà sempre il troll di internet che critica tutto quello che avete scritto solo perché gli va, per ripicca, per divertimento suo personale. Ma non ogni persona che lascia una recensione critica al vostro lavoro è un troll. Quello che scriviamo non può piacere a tutti e posso garantirvi che se riuscirete ad analizzare ciò che vi viene detto potrete davvero migliorare la vostra scrittura!

Tutte le volte che vedo qualcuno su Facebook fare stati lunghissimi su quanto siano cattivi coloro che criticano la loro storia (a volte solo per sentirsi rincuorare dai suoi amici) mi viene spontaneo pensare che questa persona non sia molto professionale (se è uno scrittore pubblicato) o molto matura (se non lo è). Sottolineo mille volte: è normale restarci male dopo una recensione negativa! Normale è anche volersi sfogare, non c’è nulla di male! Ma non tutti quelli che commentano negativamente la vostra storia sono troll o non capiscono nulla. Per quanto ci sia rimasta male all’epoca, se alcune mie storie non fossero state massacrate come è successo ora probabilmente non sarei al punto in cui mi trovo. Non eccellente, ma senza dubbio migliore di allora. Potete riuscirci anche voi se solo vi permetterete di andare oltre al vostro desiderio (naturalissimo) di proteggere la vostra creazione a spada tratta.


Con questo siamo giunti alla fine!

Come ho detto all’inizio, non c’è nulla di male nell’essere scrittori amatoriali. Lo sono stati tutti quando hanno cominciato e se volete godervi la scrittura come un hobby non avete alcun obbligo di dedicargli più energie di quante non volete o potete.

La differenza tra un grande autore e uno amatoriale? Il grande autore ha saputo mettersi in discussione (e probabilmente continua a farlo).

Spero che questo articolo possa esservi stato d’aiuto. Affrontate le vostre debolezze a testa alta e ringraziate chi ve le fa notare, nella scrittura così come nella vita di tutti i giorni. C’è sempre spazio per migliorare! Non dimenticatelo mai!

Se volete approfondire qualche aspetto lasciate pure un commento qui sotto o sui social! Sarà un piacere rispondervi!

Seguitemi su Facebook o scoprite di più nella Presentazione del blog!

3 pensieri riguardo “I 12 errori più comuni tra gli scrittori amatoriali

Lascia un commento