Il blocco dello scrittore: come batterlo

In questo articolo vediamo insieme cos’è il blocco dello scrittore, quali sono le cause più comuni e come fare a batterlo.


Il blocco dello scrittore. Vi ho sentiti tremare solo a leggere il titolo. Sia che scriviate romanzi che fanfiction, articoli o saggi, il famigerato blocco è sempre in agguato. Può durare giorni, mesi, nei casi peggiori anni. Ma c’è una buona notizia: può essere superato.


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Partiamo dalle basi.

Cos’è il blocco dello scrittore?

Il blocco dello scrittore è, proprio come dice il nome, una condizione in cui non si riesce ad andare avanti con ciò che si sta scrivendo o non si riesce a iniziare un nuovo lavoro.

Si tratta di un momento assai frustrante nella vita di un autore, uno di quei momenti in cui il desiderio di darsi all’ippica o al macramé torna più forte che mani. Uno di quei momenti in cui tutti i pensieri negativi che riusciamo a produrre trovano il cancello aperto per venire a tormentarci.

Vi farà però piacere sapere che una volta capito da dove nasce questo blocco è possibile spazzarlo via con la stessa facilità con cui spazziamo via ogni traccia di gioia dalla vita dei nostri protagonisti. Vediamo dunque quali sono le cause più comuni!

Da dove nasce il blocco dello scrittore?

Essendo una condizione esclusivamente psicologica, il blocco dello scrittore nasce esattamente dove agisce con più forza: nella nostra testa.

Anche se non ce ne rendiamo conto cose come l’ansia, la paura (di non essere all’altezza delle nostre aspettative, di fallire nel nostro intento) o anche semplicemente lo stress che accumuliamo facendo quella cosa chiamata ‘vita’ incidono fortemente sulla nostra capacità di metterci a scrivere.

Complici a pari merito sono le nostre stesse aspettative verso noi stessi, le manie di perfezionismo e la procrastinazione. Se mi seguite da un po’ saprete che io sono famosa per rimandare a dopodomani quello che dovevo fare ieri, quindi ne so qualcosa. E anche voi, se siete qui a leggere invece che a scrivere!

Dubitare delle nostre capacità, della validità del nostro lavoro, dell’utilità di ciò che stiamo facendo si traduce in quel maledetto blocco dello scrittore.

In alternativa, semplicemente il nostro inconscio sta cercando di farci capire che a quello a cui vogliamo lavorare manca ancora qualcosa.

Quando è più probabile che si manifesti?

La risposta a questa domanda è molto semplice: 42. (O anche: sempre). Ma nel dettaglio?

  • Prima di iniziare un nuovo lavoro

Decidiamo di iniziare a scrivere un nuovo romanzo o testo. Benissimo. L’idea per la storia ce l’abbiamo, ma la maledetta non vuole mettersi su quel foglio bianco che ci fissa e che noi a nostra volta fissiamo per ore. Perché? Perché evidentemente ci manca ancora qualcosa. In questo caso, invece di fissare il foglio concentriamoci su altri aspetti della scrittura.

Creiamo una scaletta, cerchiamo altre idee, buttiamoci sulla ricerca di elementi che potrebbero servirci, leggiamo qualcosa che tratta dello stesso argomento di cui dobbiamo scrivere. In certi casi la confusione diventa amica del blocco, se diamo la giusta struttura al nostro lavoro quella non sarà più un problema.

  • A metà dell’opera

Abbiamo scritto qualcosa. Un capitolo, due, dieci, venti, ma prima della fine il blocco ci tende un agguato in un vicoletto poco illuminato e ci randella con violenza dritto sulla nuca. “Perchè adesso?” potete domandare, esasperati, mentre vi deruba di quel poco che rimane della vostra sanità mentale e vi lascia a terra sofferenti.

Perchè, di nuovo, vi manca qualcosa. Che sia una scaletta, una direzione precisa, una scena che colleghi tutto. Oppure perché vi state stancando della vostra stessa storia.

Nel primo caso le soluzioni sono le stesse del punto precedente. Nel secondo, invece, le cose si fanno più complicate. Può un autore stancarsi della sua stessa storia? Assolutamente sì. Quante volte abbiamo iniziato sull’onda dell’emozione del momento e una volta che quella è sparita ci siamo ritrovati per le mani qualcosa che non avevamo più interesse a continuare?

Se questa eventualità si presenta, quello che dovete fare è semplice: ammettete che la vostra storia non vi piace più e mettetela da parte. Anche questo è normalissimo, e prima avrete il coraggio di ammetterlo prima smetterete di perdere tempo con qualcosa che non vi piace più. Potrete sempre tornare a lavorarci in un secondo momento se cambierete idea!

  • Quando è tutto pronto

L’idea c’è. La scaletta c’è. Il materiale c’è. Schede dei personaggi fatte. Worldbuilding completato. E comunque non riusciamo a mettere giù una parola.

Ecco qui l’ansia che fa capolino. E se la storia non sarà buona? E se sto per dedicarmi a scrivere un flop che nessuno leggerà?

E se la smettessimo di farci tutte queste domande e ci concentriamo sulla scrittura?

In alternativa, il mio peggiore nemico. No, non le scale. Cioè, anche quelle, ma diciamo che le manie di perfezionismo le battono di gran lunga. Quando arrivano bisogna mettersi bene in testa che nessuno è perfetto e ignorarle. Scrivere qualcosa che piaccia universalmente a tutti è impossibile. Se poi siamo ancora alla prima bozza allora possiamo permetterci di fare tutte le stronzate che vogliamo, con buona pace del nostro critico letterario interiore.

Come combattere il blocco?

Dirlo è facile, farlo un po’ meno. Ma vi assicuro che se vi mettete in testa che è ora di toglierlo di mezzo allora sarete disposti a fare quasi qualunque cosa (e sarete già un passo avanti).

1- Basta procrastinare

Esatto. Avete letto proprio bene. Basta procrastinare. Se davvero volete scrivere allora non perdete tempo a fare altro. Spegnete il telefono. Chiudete Facebook. Non vi serve neanche la connessione per scrivere. Sedetevi a quella scrivania, aprite il documento e iniziate a lavorare. Niente scuse. Potete farcela.

2- Basta perfezionismo

Un trucchetto interessante da mettere in pratica in questo caso è il seguente: cercate un prompt di scrittura. Il più ridicolo che riuscite a trovare. Inseritelo nel punto in cui vi siete bloccati e proseguite la vostra storia da lì. Ovvio che poi quella parte verrà eliminata, ma intanto vi aiuterà a prendervi meno sul serio, a farvi una risata e a sentirvi un po’ meno perfetti. Inoltre avrete ripreso a scrivere.

3- Rientrate nell’ottica del vostro lavoro

Magari il blocco nasce dal fatto che avete perso di vista il vostro lavoro. In questo caso basta rileggere l’ultimo capitolo che avete scritto o dare un’occhiata a quello che in primo luogo vi aveva ispirato per iniziare a scrivere. Questo vi aiuta soprattutto se avete per le mani più di una storia o articolo per volta!

4- Prendere le distanze

Per fare un bel lavoro come autori bisogna amare quello che si scrive almeno un po’, ma ammettere che non se ne può più non è un crimine. A volte basta cambiare aria, distrarsi e pensare ad altro per qualche giorno, prendere le distanze e osservare tutto da lontano, come per un dipinto impressionista. Questo può aiutarci a ricaricare un po’ le pile e soprattutto a individuare eventuali problemi che potrebbero esserci in ciò a cui stiamo lavorando. Il proverbiale “esci e vai a farti una passeggiata”, che resta comunque un consiglio valido.

A dirla tutta, alcuni autori consigliano come cura del blocco dello scrittore un bel viaggio, un trasloco, cominciare con un nuovo hobby, lasciare il lavoro e concentrarsi solo sulle proprie passioni. Mi fa piacere per coloro che possono permetterselo, di fatto non so quanto cose del genere siano fattibili per la maggior parte di noi!

5- La scaletta

Tantissime persone scrivono senza avere una scaletta precisa. A me sembra fantascienza, ma succede davvero. Tanto di cappello. Però in certi casi una scaletta è proprio quello che vi salverà dal blocco dello scrittore.

Aiuta a fare chiarezza se abbiamo troppa confusione in testa e a identificare tutti i dettagli che possono crearci dei dubbi.

E se avete già una scaletta? Allora cancellatela e fatela più dettagliata. Create una scaletta paragrafo per paragrafo, riga per riga se necessario, in questo modo il blocco avrà davvero una vita difficile.

6- La sindrome del foglio bianco

Sta lì. Vi fissa. Vi mette ansia. Quel maledetto foglio bianco che non riuscite a decidervi a imbrattare. Come fare, dunque?

In realtà è più facile di quanto sembri: iniziate a scrivere cose a caso. “Questo foglio non è più bianco”, oppure “Sono le 10:00 e ora comincio a scrivere”. Curioso come bastino dei semplici trucchetti psicologici per porre rimedio a dei problemi psicologici!

Consigli finali

In conclusione, ecco cinque consigli spiccioli che possono essere d’aiuto per risolvere il problema (o per evitare che si venga a creare!)

  • Ricordate che può succedere a tutti di restare bloccati. Non siate troppo duri con voi stessi!
  • Se vi accorgete di esservi bloccati per prima cosa cambiate posto in cui scrivete. A volte basta quello!
  • Fermatevi sempre a metà paragrafo, vi aiuterà a continuare quando riprendete in mano la storia. Alcuni si fermano addirittura a metà frase.
  • Create una routine e datevi della disciplina.
  • NON EDITATE. Non mettetevi ad editare finché non avete finito tutto. Questo è davvero il consiglio migliore – e giustamente lo metto alla fine – per evitare di chiudervi in un loop da cui (ve lo dico per esperienza) non uscirete più. NON EDITATE.

Con questo siamo giunti alla conclusione di questo articolo. Se volete condividere le vostre storie di come avete affrontato il blocco dello scrittore lasciate un commento! Fatemi anche sapere se sono riuscita ad aiutarvi!

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2 pensieri riguardo “Il blocco dello scrittore: come batterlo

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