10 cose da sapere prima di iniziare a scrivere

Il decalogo dello scrittore prima che diventi scrittore. Un ultimo avviso nella speranza che sappiate davvero a cosa state andando incontro.


Adesso mi accomodo alla scrivania, accendo il computer, scrivo la storia che mi ronza per la testa da un po’ ed ecco, sono uno scrittore!

Funziona davvero così?

Sì, se avete undici anni e la storia che vi ronza in testa da un po’ è un racconto di quattro pagine sulle avventure del vostro peluche preferito. In qualsiasi altro caso temo che la strada da percorrere sia un pochino più complicata.

Partendo dal presupposto che anche io stessa penso di essere estremamente lontana dall’obiettivo, di recente ho trovato moltissimi spunti di riflessione nelle mie ricerche. Ho quindi pensato di riunirle in un articolo e condividerle con tutti gli interessati, quindi ecco a voi la lista delle cose che è bene tenere a mente prima di accomodarsi al proverbiale tavolo di cui sopra e iniziare a scrivere.


cose_sapere_prima_iniziare_scrivere


1- Scrivere è un’arte

Esatto, avete capito bene. Certo, tutti possono mettersi davanti a un pc e scrivere una lettera, una mail, una ricerca o un tema per scuola, ma tra quello e scrivere una storia c’è una leggera differenza. A tal proposito è necessario fare una delle mie cose preferite: citare Stephen King.

“Se vuoi fare lo scrittore, devi fare due cose sopra le altre: leggere molto e scrivere molto.” (On Writing)

Questo vuol dire che chi non ama leggere non potrà mai scrivere qualcosa? Inutile fare i falsi buonisti. A meno che non siate nati baciati dalle muse della creatività, le cose stanno così. Leggere è fondamentale (e costoso? Le biblioteche sono gratuite!), così come lo è scrivere, fare pratica ed esercitarsi costantemente.

Anche il talento più sopraffino va affilato e tenuto in esercizio. Non importa quanto siate bravi, la vostra prima opera non sarà mai bella come quella successiva, quindi non smettete mai di mirare sempre più in alto e migliorarvi!

2- Scrivere richiede tempo

Non importa quanto siate veloci e organizzati. Ci sono scrittori in grado di scrivere 10.000 parole in un giorno, ma ogni parola richiede tempo. Tempo che se non avete dovrete imparare a ritagliarvi.

Chi vuole prendere questa carriera seriamente, ma anche chi vuole prendere questo hobby seriamente, deve mettere in conto che ci saranno volte in cui dovrà rinunciare a qualcosa per utilizzare il tempo per scrivere (e non tutti sono animali asociali come me, che sono anche contenta di non uscire per stare a casa a scrivere!)

Per cui forza e coraggio e chiedetevi: ho davvero bisogno della mia pausa pranzo o voglio andare avanti col nuovo capitolo della storia?

3- Il vostro lavoro verrà rifiutato

Se il vostro scopo ultimo è di pubblicare con una casa editrice allora preparatevi a scoprire l’amaro sapore del rifiuto.

Spesso si tende a pensare che no, il nostro lavoro sarà proprio quello che verrà accettato al primo colpo (la vita è bella perché ci sorprende, potrebbe anche succedere!) ma è molto più probabile che non accada. In quel caso forse potrebbe essere utile ricordarsi che persino Harry Potter è stato rifiutato dalle prime case editrici a cui è stato proposto.

Tuttavia, se siete persone che prendono male i rifiuti, forse è il caso di iniziare a lavorare su questo lato del vostro carattere durante la stesura del vostro romanzo. Ne avrete bisogno.

E se invece sceglierete la strada dell’autopubblicazione o dei siti di scrittura (es: Wattpad)? Beh, neanche lì avete la certezza che la vostra storia verrà letta e apprezzata.

4- Vi servirà un partner di critiche

Se tutte le vostre conoscenze hanno letto ciò che avete scritto e non hanno mai trovato neanche una virgola fuori posto, allora avete degli amici adorabili ed molto bisogno di un editor.

Ovviamente avere qualcuno che non fa altro che riempirci di complimenti gioca più a favore dei nostri sentimenti, ma guardiamo in faccia la realtà: per arrivare ad avere un prodotto di qualità avete piuttosto bisogno di qualcuno che sia pronto a indicare senza pietà le lacune della vostra storia.

Allo stesso modo, quando vi viene chiesto un parere sul lavoro di qualcun altro, se non siete in grado di dimenticarvi che l’autore è vostro amico e commentare in maniera quanto più oggettiva possibile, allora la vostra critica è piuttosto inutile.

Vi faccio storcere il naso? Pensate a quanta soddisfazione deve portare sentirsi dare dei pareri positivi da qualcuno che non ha remore a darne di negativi. Allora sì che sarete sicuri che siete sulla strada giusta!

5- Non aspettatevi fan a palate

Magari un giorno ci sarà una fila di due ore davanti alla libreria in cui tenete la sessione di autografi per il vostro nuovo romanzo, la vostra fanpage di Facebook raggiungerà il milione di fan e la gente vi fermerà per strada per chiedervi un selfie.

Ma non aspettatevelo dopo solo un romanzo o una semplice storia pubblicata su un sito gratuito, costruire questo genere di pubblico richiede tempo e pazienza. Soprattutto visto come tantissimi appassionati di lettura sono timidi o (come nel mio caso specifico) socialmente inabili.

6- Scrivere è considerato un hobby

Con questo punto dovrete farci i conti ogni giorno. La gente intorno a voi, salvo rari casi, vedrà il vostro impegno e la vostra passione riversati non in una possibile carriera ma in un semplice hobby.

Se ripensate al punto 2 di questo elenco non è difficile fare esempi. Pensate come dovrebbe essere spiegare al vostro gruppo di amici che no, questo sabato pomeriggio non volete uscire perché dovete finire di scrivere.

Magari nella vostra testa non c’è differenza tra questo e la vostra amica che non esce perché di turno a lavoro, ma per loro sì e non risparmieranno i commenti al riguardo.

Purtroppo (soprattutto in Italia) dobbiamo fare i conti con questo atteggiamento nei confronti della scrittura. In certi casi è fondamentale restare fermi nelle proprie convinzioni e soprattutto lasciare che le parole degli altri ci scivolino addosso. Mal che vada potete sempre farli diventare dei personaggi nel vostro libro e ucciderli brutalmente!

7- Scrivere è una strada senza fine

Congratulazioni! Avete pubblicato il vostro primo romanzo! E ora?

Ora si ricomincia da capo. Posa lo spumante e rimettiti a scrivere. Il tuo nuovo libro non si inizierà da solo!

8- Scrivere è marketing

Le possibilità sono due: o fate il botto pubblicando con una casa editrice molto famosa che ha a disposizione comprovati canali di marketing, o il peso della promozione del vostro libro ricadrà unicamente su di voi.

Dovrete promuoverlo su tutte le piattaforme, tutti i forum, sui blog a vostra disposizione, ma anche cercare di organizzare da voi qualche evento per presentarlo. Alcuni decidono anche di creare da soli delle campagne pubblicitarie on-line (scelta che se fatta alla leggera può avere esiti disastrosi per le vostre finanze!) e di pagare alcune riviste del settore per promuovere il proprio libro.

Il vero problema? Non è facile. Fare marketing si prenderà un sacco del vostro tempo e un sacco delle vostre energie. Energie che sono sicura preferireste usare per scrivere. Tuttavia è un male necessario, soprattutto se volete che il vostro romanzo superi la quota del copie-vendute-per-numero-di-familiari.

9- Le critiche negative

Diciamolo insieme, ad alta voce e pensando bene alle parole: Non A Tutti Piacerà Quello Che Scrivete.

Il mondo è bello perché è vario. Ognuno ha i suoi gusti, le sue esigenze e le sue preferenze. Volete un esempio lampante? Andate su Amazon, andate sulla pagina del vostro libro preferito in assoluto, scorrete le review e andate a leggere cosa hanno da dire quelli che hanno messo una sola stella. Perché ci saranno. Appurato questo sarà più facile capire che neanche voi sarete immuni al fenomeno.

Le critiche negative, si sa, sono la cosa più difficile da gestire per un autore. Fanno arrabbiare. Fanno passare la voglia di scrivere. Ho letto anche di un’autrice che dopo la sua prima recensione negativa si è ritrovata ad andare in analisi. Non è strano, se ci pensate. Mettiamo anima e corpo in ogni parola, è normale restarci male se qualcuno ci critica negativamente, ma bisogna accettare la concreta eventualità che succederà.

Cosa fare in quel caso? Innanzitutto è bene non rispondere. Un autore incazzato che si lancia in una filippica contro il suo “hater” fa solo ridere. Ancora più importante, tenete a freno i vostri fan. Chi ha amato il vostro lavoro lo difenderà con le unghie e con i denti, ma anche lì l’effetto che si andrà ad ottenere non è dei migliori. Che vi piaccia o no ognuno ha diritto alla sua opinione e finché questa viene espressa senza risultare offensiva o delirante purtroppo quella recensione ha diritto di stare al suo posto accanto a tutte le altre.

Come per i rifiuti, vi consiglio di lavorarci. Non si diventerà mai immuni alla mazzata morale di una recensione negativa, ma si può imparare a gestire il nostro comportamento in caso ne arrivino.

Inoltre vi incoraggio a guardare il lato positivo: quelli che sono lati negativi per uno potrebbero esserlo per altri, quindi anche quella recensione potrebbe portarvi dei nuovi lettori!

10- Scrivere è difficile

Lo è. Lo è proprio. È stressante, drenante, a volte demotivante. Vorrete smettere, cancellare tutto, lanciare il vostro PC dalla finestra e saltare con lui.

Vi chiederete se vale davvero la pena usare così il vostro tempo, se non potreste darvi all’ippica o fare qualcosa di diverso. Momenti del genere saranno i vostri compagni costanti sin dalla prima parola che metterete sulla pagina.

A dirla tutta, ci saranno anche momenti in cui staccare un po’ sarà opportuno. In cui chiudere il pc e dimenticarsi per un attimo di tutti i mondi fantastici che avete in testa vi servirà. Farsi un periodo di “ferie” non è la fine del mondo, anzi, oserei dire che ve lo dovete.

Quando capirete che è ora di tornare a scrivere? Beh, non è difficile. Se è questo che siete destinati a fare, a un certo punto il vostro corpo e la vostra mente ne avranno semplicemente bisogno. Ve lo chiederanno. Se è una sensazione che non avete mai sperimentato probabilmente adesso vi starete chiedendo che droghe uso, ma se invece vi siete trovati anche voi in questa situazione allora ho probabilmente detto già troppo. Ci siamo capiti.


Ora che siamo giunti alla fine (spero davvero di non avervi scoraggiati!) con uno sguardo più ampio del mondo dello scrittore e i suoi magici problemi, la conclusione giunge ovvia.

Iniziare o non iniziare?

Questo potete saperlo solo voi. I rischi ve li ho elencati. Siete pronti a correrli per andare dove davvero desiderate?

Seguitemi Facebook o scoprite di più nella Presentazione del blog!

3 pensieri riguardo “10 cose da sapere prima di iniziare a scrivere

Lascia un commento