Basta draghi!

Siete stanchi anche voi di vedere draghi ovunque quando esistono così tante creature mitologiche alle quali ricorrere in una storia? Vediamo insieme quante alternative ha un autore per rendere la fauna del suo testo più variegata!


Se dovessi iniziare a fare un elenco di libri nei quali a un certo punto compare un drago un solo articolo non basterebbe. Non è un mistero che tra gli autori, soprattutto quelli fantasy, la figura del drago è una che ha sempre riscosso un successo più che discreto. Potremmo dire anche eccessivo, visto che a volte vengono inseriti solo per dire: “Ehi! Nella mia storia ci sono i draghi!”

(E si nota. Non pensiate che non si noti. Un po’ come quando inserite a tutti i costi relazioni romantiche nelle vostre storie per renderle più appetibili al lettore medio.)


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La verità è che la figura del drago, pur avendo tutti i motivi per aver riscosso negli anni tutto il successo che riscuote tuttora, porta ormai una serie di clichè non sempre appetibili.

L’immagine del millenario rettilone alato sputafuoco, a volte in grado di parlare e dispensare consigli al protagonista o al contrario minacciarlo senza pietà, ha il suo fascino. Un fascino che abbiamo imparato ad amare e che di certo resterà intramontabile.

Ma davvero non abbiamo alternative se nelle nostre storie non vogliamo inserire dei draghi? Davvero non ci sono altre possibilità?

Certo che ci sono! Questo articolo si pone infatti lo scopo di spiegarvi come rendere la fauna del vostro romanzo più variegata senza dover per forza ricorrere ai draghi, ai ragni giganti, ai serpentoni dal terribile veleno o ai cavalli alati! Vediamo quindi come possiamo fare!


Opzione 1 – Crearli da zero

Questo non è facile. Una cosa è inventarsi una trama dal nulla, un’altra è inventare una creatura magica o mitologica che non abbia nulla in comune con le tante altre che già esistono.

Serpente alato? C’è. Cavallo cornuto? C’è. Donna con zampe di gallina? C’è anche quella e vi stupireste di quanto è difficile creare da zero qualcosa che nessuno abbia mai anche solo sfiorato prima.

Tuttavia se siete in grado di farlo, se avete il colpo di genio necessario, questa è di certo la scelta più creativa, quella che renderà il vostro romanzo unico almeno in uno dei suoi aspetti.

Opzione 2 – Apportare piccole modifiche a creature esistenti

Un gatto con le ali. Un cane con due code. Un serpente con le corna. Una mucca che produce miele invece che latte. A volte la risposta sta nelle cose più semplici. Una piccola modifica potrebbe essere quello che vi serve per creare una realtà meravigliosa.

Prendete Martin. I suoi metalupi sono semplicemente lupi più grossi e più intelligenti. Eppure aumentando semplicemente la stazza della creatura e modificando appena il loro comportamento ha ottenuto una nuova razza che è uno dei simboli della sua opera.

Non sottovalutate mai il potere della semplicità.

Opzione 3 – Rifarsi al folklore

Che lo abbiate approfondito o meno, ogni nazione, regione, città o paese ha il suo folklore. Appoggiarsi a questo è sempre una garanzia di successo, perché vuol dire che qualcuno ha già creato quelle creature, sono conosciute ma spesso non al punto da creare “l’effetto drago” e offrono solide basi alle quali appoggiarsi per non dover inventare tutto da zero.

Non siete costretti a limitarvi al folklore della zona in cui vivete, anzi! Potete scegliere quello che più vi ispira o che meglio si adatta all’ambientazione del vostro romanzo e avete sempre la possibilità di apportare qualche modifica dove necessario!

Suggerimento: quello di rifarsi alle leggende del luogo in cui vivete o di un luogo che conoscete è un trucco utilissimo anche per inserire modi di dire, superstizioni e credenze nel vostro romanzo. Queste rendono il worldbuilding più completo e l’ambientazione più realistica!

Opzione 4 – Buttare un occhio al passato.

Miti greci e romani. Superstizioni medievali. Parabole bibliche. Da dove pensate che vengano draghi, centauri, cavalli alati, minotauri, streghe divoratrici di bambini, capretti indemoniati e quant’altro?

Quello di rifarsi alla mitologia del passato è un trucchetto garantito. Innanzitutto ci sono storie che sono anche molto divertenti da leggere al riguardo, quindi fare ricerche sarà piacevole, e poi troverete molte creature pronte all’uso che non vengono spesso scelte per i romanzi perché, semplicemente, non molto popolari (e quando qualcosa non è popolare spesso basta la giusta spinta perché lo diventi!).

Opzione 5 – Procuratevi un bambino

No, non dovete per forza farlo se non avete interesse, per quello che ho in mente vi basta prenderlo in prestito (col consenso dei genitori). Io stessa non sono una grande amante dei bambini, ma una cosa gli va riconosciuta: la loro fantasia non ha limiti.

Quindi, come dice il titolo, prendete un bambino e giocate a inventare animali che non esistono. Poi ispiratevi alle sue idee, ai suoi disegni o a qualcosa di interessante che può aver detto e lavorateci sopra.

Ovviamente il bambino in questione deve essere abbastanza grande da poter parlare o disegnare ma non tanto da avere la testa piena di prodotti cinematografici. 4-5 anni dovrebbero andare bene. Preparatevi a farvi sorprendere.

Bonus: Una cosa da NON fare

Potrebbe sembrare ovvio, ma ve lo dico lo stesso. Per quanto possibile cercate di rifarvi a fonti scritte o parlate.

Lo so quanto può essere allettante lasciarsi ispirare da quella creatura che tanto vi è piaciuta in quel film che avete visto, ma bisogna sempre tenere presente che non tutto quello che riesce bene sul grande schermo riuscirà bene anche una volta trasposto in cartaceo! Rischiate i partire entusiasti e scoprire che per quanto cercate di rendere la bestia che avete in mente il risultato non sarà mai soddisfacente.

In caso vi piaccia particolarmente una creatura vista in un film, quindi, prendetela sempre con le pinze o rischiate di fare solo un disastro.


Dunque, ora che siamo arrivati fin qui lasciate che vi chieda una cosa: pensate ancora che i draghi siano così fondamentali per una storia o trovate che un po’ più di inventiva sul fronte faunistico non sarebbe male?

Fatemi sapere cosa ne pensate, lasciate un messaggio qui, su Facebook, su Instagram o dove vi viene più comodo!

Come sapete resto sempre a disposizione per chiarimenti, approfondimenti o semplici curiosità riguardo agli articoli che pubblico, quindi non esitate a farvi avanti! Giuro che non mordo (dopo che ho mangiato)!

Grazie per aver letto fin qui e ci vediamo al prossimo articolo!


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