Flash Fiction: perché scriverle aiuta a migliorare

Avete mai provato a scrivere Flash Fiction? No? Magari non sapete neanche di cosa si parla? Affrontiamo insieme l’argomento e vediamo come possono aiutarvi a migliorare!


Benvenuti, gentile pubblico!

Oggi, per la gioia di grandi e piccini, parleremo di Flash Fiction!

Come sempre, partiamo dalle basi!


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Cosa si intende con Flash Fiction?

Le flash fiction (traducibile in italiano come “microstorie“) sono, appunto, delle storie caratterizzate dalla brevità. In genere vanno dalle 300 alle 1000 parole, entro le quali la storia ha il suo inizio, il suo svolgimento e la sua fine.

Lo scopo di queste storie è quello di impossessarsi dell’attenzione del lettore nel minor tempo possibile, facendo in modo di raccontare una storia completa usando poche parole, condensando in queste atmosfera, caratterizzazione dei personaggi e magari un significato più profondo.

Quanto corte possono essere le flash fiction?

Sebbene il numero massimo di parole sia, come detto sopra, mille, non c’è un limite minimo di parole. A fare scuola è quello conosciuto come “Il romanzo di sei parole“, attribuito a Ernest Hemingway.

«Vendesi: scarpine per neonato, mai indossate»

Sei semplici parole che, da sole, ci permettono di costruire nella nostra mente una storia intera, anche piuttosto straziante, ossia fanno tutto quello che anche romanzi da diecimila parole a volte non riescono a fare, dato che anche senza descriverli crea nella nostra mente un inizio, uno svolgimento e una triste fine. In sole sei parole. Semplice, vi pare? (Inserto gratuito di ironia).

Quali sono le caratteristiche delle flash fiction?

Innanzitutto, appunto, la brevità. Magari alcuni di voi saranno familiari col termine short story (storia breve). Le flash fiction vengono definite short-short story per sottolineare quanto un massimo di mille parole sia requisito fondamentale.

In secondo luogo richiedono un linguaggio estremamente evocativo, l’uso di un lessico molto preciso e una chiara idea di quale debba essere il punto di partenza e il punto di arrivo.

Fino a qui non è troppo complicato, dico bene? Passiamo quindi al punto centrale dell’articolo:

Perché scrivere Flash Fiction ci aiuta a migliorare?

La risposta, in realtà, è semplice.

Come avevamo già detto in questo articolo, la tendenza a divagare nel corso della narrazione non aiuta a sfornare una bella storia. Scrivendo Flash Fiction avremo modo di esercitarci a utilizzare un linguaggio quanto più mirato possibile, sfruttare un lessico più variegato, ma soprattutto imparare il valore della brevità (che a quelli prolissi come me può fare solo che bene!)

Se sforziamo il nostro cervello, spingendolo a far rientrare una storia completa in solo mille parole, alla lunga ci ritroveremo a eliminare da soli tutte le parti superflue dei nostri racconti, dettaglio davvero importante se il desiderio è quello di alzare la qualità dei propri scritti.

Inoltre, scrivere una storia così breve richiede un buon livello di pianificazione: una scaletta o quantomeno un’idea ben precisa di cosa dire, per poi trovare il modo migliore per dirlo.

Questi sono in realtà tutti aspetti molto importanti per la buona riuscita di una storia, soprattutto perché un migliaio di parole si possono mettere su carta abbastanza velocemente! Inoltre aiutano non poco con la soddisfazione di vederci iniziare e finire qualcosa senza che l’operazione si protragga a lungo nel tempo.

Consiglio:

Per scrivere una buona Flash Fiction non dovete andare molto lontano.

Se state lavorando a una storia, vi basta prendere i vostri personaggi principali e dedicare mille parole a ognuno di loro, scrivendo una storiella breve che vi aiuterà, oltre che negli aspetti sopra citati, anche a conoscere meglio il vostro personaggio, nonché, perché no, a sbloccarvi se la trama principale sta iniziando a farvi andare a rilento (caso in cui vi rimando qui).

In più, vi ritroverete con una storiella fatta e finita che può tranquillamente diventare materiale extra da offrire ai vostri lettori, da usare come trailer o da inserire nel racconto in un secondo momento! Insomma, tanto di guadagnato!


Anche questa volta, il nostro articolo settimanale è giunto alla fine! Un articolo breve, questa volta, ma non per questo privo di suggerimenti e spunti di riflessione, che spero vi saranno utili nel vostro lavoro!

Se avete domande, dubbi, incertezze o semplicemente altre riflessioni che volete aggiungere all’argomento sentitevi liberi di commentare qui o su Facebook!

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